Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria si conferma come luogo di formazione e di diffusione dei saperi. Nell’ambito della settimana di “Novembre Azzurro” (dal 6 all’11), la campagna nazionale di sensibilizzazione sul tumore alla prostata e sulla salute maschile, con lo slogan: “Fai luce su di te”, che ha scelto i Bronzi di Riace come testimonial per promuovere una maggiore consapevolezza sul corpo maschile e per la prevenzione delle patologie, domani alle ore 17.00 il MArRC ospiterà, in piazza Paolo Orsi, la tavola rotonda sul tema “Il tumore prostatico: il nuovo nemico del terzo millennio. Dalla prevenzione alla terapia”.
Presiederà il professore Giuseppe Morgia, direttore della Clinica Urologica e della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università degli Studi di Catania, presidente del Comitato Scientifico dell’associazione Europa Uomo Onlus, che promuove la campagna. Interverranno: l’urologo Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria; Pierpaolo Correale, direttore del reparto di Oncologia Medica Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli; Stefano Pergolizzi, direttore U.O.C di Radioterapia; l’avvocato Maria Laura De Cristofaro, presidente di Europa Uomo Italia Onlus.
Con le autorità, porterà il saluto ai partecipanti il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, che commenta così l’iniziativa: «La storia e l’arte antica sono strumenti efficaci per comprendere la nostra identità, personale e culturale. I Bronzi di Riace, con la loro bellezza estetica e perfezione artistica, diventano oggi il veicolo per una informazione di utilità sociale, per ricordare a tutti che la salute è il bene più prezioso».
«Abbiamo scelto i Bronzi di Riace come simboli della prima campagna Novembre Azzurro di informazione perché si tratta di sculture magnifiche, che possono far arrivare a tutti il nostro invito a essere informati e consapevoli della propria salute», dichiara la presidente di Europa Uomo Maria Laura De Cristofaro. «Il tumore alla prostata è una patologia che incide moltissimo sul vissuto, come il tumore al seno per le donne. Gli uomini, però, sono solitamente poco inclini alla prevenzione. La prostata non deve essere più un tabù – continua – e deve aumentare la consapevolezza che la conoscenza del corpo e le buone abitudini di vita sono alla base della prevenzione delle malattie”.