CROTONE. Erano pronti a iniziare una nuova guerra di mafia per il controllo del territorio. Con le accuse di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, tentata rapina, incendio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni e illecita concorrenza con minaccia aggravata dal metodo mafioso, numerosi elementi appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto, Crotone e Petilia Policastro, sono stati arrestati alle prime luci dell’alba dalla lla Polizia di Stato di Crotone. I poliziotti della squadra mobile, del Servizio Centrale Operativo, con il supporto delle Squadre Mobili di Catanzaro, Taranto, Mantova e dei reparti Prevenzione Crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno, nell’ambito di un’ indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Fra gli arrestati, esponenti di spicco della criminalita’ organizzata crotonese. Crotone, 20 dic. – Sono una ventina i fermi disposti con decreto d’urgenza dalla Dda di Catanzaro nei confronti di esponenti dei piu’ noti casati di ‘ndrangheta del Crotonese nell’ambito dell’operazione chiamata in codice “Tisifone”. Gli uomini della squadra mobile hanno bloccato alcuni omicidi che avrebbero potuto scatenare una guerra fra i clan. Si tratta di fatti di sangue, sostengono gli inquirenti, “in avanzata fase di pianificazione” che hanno indotto la procura catanzarese ad agire tempestivamente. I fermi hanno riguardato esponenti della ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto ed i loro alleati nei diversi centri della provincia. Nel territorio crotonese sarebbe maturati nuovi equilibri intorno alle attivita’ illecite che avrebbero determinato contrasti fra le cosche.