L’attualità del pensiero di don Luigi Sturzo a 100 anni dall’appello ai liberi e forti. In una duplice ricorrenza dei 100 anni della fondazione del Partito Popolare Italiano e dei 60 anni della morte di don Luigi Sturzo, l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace ed Associazione di cultura politica Luigi Sturzo hanno organizzato un interessante convegno dal titolo “Liberi e forti, Storia o attualita’?” nell’Istituto Teologico Calabro San Pio X di Catanzaro. Sono intervenuti tra gli altri l’arcivescovo di Catanzaro, Vincenzo Bertolone, l’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, il parlamentare Antonio Viscomi, il docente dell’Università Cattolica Lorenzo Ornaghi, il membro del Consiglio scientifico dell’Istituto per la storia e l’azione cattolica e del Movimento Cattolico, Ernesto Preziosi, l’economista Giovanni Palladino, l’avvocato Marcello Furriolo, il giornalista Paolo Pollichieni ed il presidente dei giovani MCL di Catanzaro, Sebastian Ciancio. Monsignor Berrtolone ha ricordato l’insegnamento di don Luigi Sturzo: “Egli fu un esempio di coscienza, buon senso e credibilità, fattori che ognuno di noi dovrebbe avere ben presenti qualunque carica rivesta nella società. L’eredità che ci ha lasciato è pesante ma il suo esempio va onorato sempre. Oggi, in politica scarseggiano le figure carismatiche, i leaders autorevoli e credibili. I valori e l’etica vengono spesso dimenticati. Nell’azione di Luigi Sturzo invece essi furono imprenscindibili. Il suo era il sogno di una società piu’ giusta e piu’ amica della natura”. Anche il deputato Viscomi si è soffermato sull’eredità lasciata da Sturzo: “Cento anni fa don Luigi Sturzo lanciava un appello ai liberi e forti richiamandoli ad un impegno comune in favore del Paese. Rileggendo oggi quel manifesto se ne scopre l’estrema, ed a tratti drammatica, attualita'”.