CATANZARO. “Penalizzare chi ha rispettato la legge e premiare chi non l’ha rispettata: è la conseguenza che sul bilancio di tanti Comuni avrà il comma 953 della Legge 145 del 2018 che disciplina alcune questioni connesse alle attività di produzione energia elettrica da fonti rinnovabili”. Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd Antonio Viscomi. “Per questo – aggiunge – ho presentato questa mattina una interrogazione alla Presidenza del Consiglio ed al Ministro dello Sviluppo economico. Il comma 953 introduce nell’ordinamento due regole. In primo luogo, qualifica non più come oggetto di concessione ma come libera attività economica le attività connesse alla produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili. In secondo luogo, fa salvi gli effetti delle convenzioni bilaterali stipulate tra operatori del settore e Comuni prima del 10 ottobre del 2010, disponendo che i proventi economici già pattuiti restino acquisiti al bilancio degli enti”. “Il fatto è – dice ancora Viscomi – che, essendosi introdotte una serie di regole stringenti nel 2010, per giurisprudenza costante, tutte le convenzioni precedenti erano da considerarsi nulle, tanto che i Comuni, almeno quelli più attenti al rispetto delle norme, hanno dovuto rinunciare ai proventi economici previsti, peraltro in modo generoso, nelle stesse convenzioni. La conseguenza è dunque evidente: chi ha rimodulato le convenzioni e si è adeguato alla legge, ha perso i proventi economici previsti dalla convenzione e chi invece non ha rimodulato le convenzioni si trova ora beneficiato dal comma 953. Appare evidente che in tal modo è stata introdotta nell’ordinamento una sostanziale sanatoria che crea inevitabili effetti perversi, penalizzando i Comuni rispettosi delle norme nel tempo vigenti e beneficiando invece gli enti che tali norme hanno rispettato”.