CATANZARO. “È arrivato il tempo di superare gli steccati ideologici e i vecchi rancori per contribuire a costruire una Calabria migliore. Negli ultimi anni, all’incertezza politica del governo nazionale è seguita la confusione programmatica e amministrativa. Ai numerosi problemi della nostra regione sono state offerte, in alcuni settori, risposte molto deludenti. Eppure alcune soluzioni economiche e sociali sono unanimemente condivise: penso alla brillante intuizione regionale sulla istituzione della Zona Economica Speciale a Gioia Tauro”. Lo afferma il senatore Antonio Caridi del gruppo Gal. “Il disegno di legge per la creazione della ZES nel distretto logistico- industriale della Piana, di cui sono relatore – aggiunge – giace da tempo presso la competente Commissione del Senato. Nonostante le numerose audizioni dei principali stakeholders, le mie continue sollecitazioni per la calendarizzazione in aula della legge e le vibranti proteste sfociate finanche nel personale sciopero alla partecipazione dei lavori, tutto tace. Il presidente del consiglio Renzi e il Governo hanno più volte espresso la volontà di sviluppare il porto di Gioia ma agli annunci non sono seguiti i fatti. Ad oggi, solo chiacchiere. Basta effettuare una semplice ricerca su internet per rileggere le innumerevoli dichiarazioni di rappresentanti politici, nazionali e regionali, appartenenti ai vari gruppi sulla bontà dell’operazione ZES, c’è finanche una seconda proposta di legge che ne ripropone l’istituzione firmata addirittura dalla Presidente della Commissione Nazionale Antimafia On. Rosy Bindi. A tutti i soggetti interessati, chiedo di condividere la mia battaglia per l’istituzione della ZES abbandonando gli steccati ideologici, partitici e territoriali – conclude Caridi – condividendo un’iniziativa che, con gli investimenti e la nuova occupazione, avrebbe il sapore della vittoria e del riscatto per la nostra amata Regione. La Calabria ha bisogno di risposte urgenti, per trovare crescita e sviluppo, e non di semplici annunci o passerelle elettorali. Per il futuro dei calabresi dobbiamo attuare la massima cooperazione istituzionale e lavorare tutti- nessuno escluso- nella stessa direzione”.