Pietro Fuda, ex sindaco di Siderno nonchè già presidente della Provincia di Reggio Calabria e senatore della Repubblica, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, per avere contribuito ad agevolare la cosca Commisso. A lui e ad altri quattro indagati è stato notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri. Le contestazioni al politico sidernese, ritenuto anche in collegamento con una struttura segreta di tipo massonico collegata alla ‘ndrangheta, riguardano l’apporto che Fuda avrebbe fornito alla cosca Commisso per l’appoggio elettorale ricevuto. Fuda sarebbe stato sostenuto dalla cosca, e in particolare da Antonio Commisso, per la candidatura a sindaco con l’appoggio della lista “Centro Democratico”. Sono diverse le contestazioni mosse a Fuda dalla Dda, in particolare l’accusa ritiene che l’ex sindaco avrebbe consentito alla cosca di assumere una posizione influente nel Consiglio comunale di Siderno, consentendo e promuovendo la nomina a presidente del civico consesso di Paolo Fragomeni, legato da vincoli di parentela con la famiglia di ‘ndrangheta dei Commisso intesi i “Quagghia”.