Sfida tv giovedì 28 febbraio tra i candidati per la segreteria del Pd: Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Maurizio Martina e Roberto Giachetti in vista delle primarie di domenica 3 marzo. I candidati hanno fatto sapere di puntare a grandi numeri domenica ai gazebo: Nicola Zingaretti ha indicato la cifra di un milione, mentre Maurizio Martina ha parlato di 2 milioni. Roberto Giachetti non si è sbilanciato ma ha insistito su un successo in termini numerici.
“Imboscate non ne temo in Assemblea, ci sarà un confronto sui contenuti” se nessun candidato supera il 50% alle primarie, ha detto Nicola Zingaretti.
Nessuna alleanza con M5S, su questo tutti d’accordo i tre candidati alla segreteria Pd, ma Roberto Giachetti non vuole “tornare al passato”. “Qualcuno ci vuole riportare all’Unione, che una volta al governo vedeva i partiti litigare tutti i giorni – ha detto -. Voglio andare avanti, mantenendo l’aspirazione alla vocazione maggioritaria, offrire una proposta univoca al Paese”.
Nel confronto anche il tema della giustizia anche dopo l’arresto dei genitori di Matteo Renzi. “La giustizia italiana è malata – ha detto Giachetti – l’ho pensato per certe cose capitate a Berlusconi, a Mastella, perfino per certe intercettazioni della Raggi. Colpisce nomi illustri e se ne parla, ma tanta gente subisce ingiustizie. Va riformata a prescindere da chi è colpito”.