REGGIO CALABRIA. “La situazione del servizio di conduzione della rete fognaria, degli impianti di sollevamento fognari e degli impianti di depurazione della città di Reggio Calabria sta divenendo sempre più complessa e preoccupante”. A lanciare l’allarme sono la Rsu della società Idrorhegion S.c.a.r.l. e i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. “Attualmente – si legge in un documento – il servizio è affidato alla società Idrorhegion S.c.a.r.l., in amministrazione giudiziaria dal luglio 2016; si tratta della seconda proroga, per otto mesi, di un contratto di affidamento partito nel mese di ottobre 2017, seppur non ancora formalizzata da alcuna determina dell’Ente, dopo la scadenza della prima proroga, sempre di otto mesi, avvenuta il 31 gennaio 2019. Da circa due settimane le organizzazioni sindacali hanno appreso che la società non riceve dall’Amministrazione Comunale, da ben cinque mesi, il pagamento dei canoni mensili e che il Comune, ad oggi, non ha mai provveduto al pagamento degli interventi di manutenzione straordinaria extra-contratto effettuati nell’ambito del servizio. Si tratta di un debito corposo che rischia, nel breve periodo, di gravare sul servizio e sugli stessi lavoratori. Tutto ciò – si legge – sta generando una situazione di precarietà nella conduzione del servizio perché la società, infatti, sembrerebbe non essere più in grado di anticipare somme, sebbene abbia sempre provveduto a farlo garantendo l’esecuzione di molti lavori urgenti rientranti nella ordinaria, nonché straordinaria, manutenzione e il pagamento delle spettanze dei dipendenti in modo puntuale. E ovviamente si stanno registrando forti ripercussioni sui lavoratori, molto preoccupati per l’assoluta incertezza riguardo il loro futuro lavorativo”. Per questo motivo i sindacati rendono noto di aver chiesto, il 26 febbraio scorso, al sindaco e all’amministrazione comunale, una richiesta d’incontro” al fine di approfondire e risolvere tutte le criticità sollevate. Ad oggi – lamentano – non si è avuto alcun riscontro.