REGGIO CALABRIA. “È in corso una interlocuzione continua con il Governo e giovedì è previsto un nuovo incontro a Roma. Crea confusione affermare che il debito in questi anni è aumentato. Niente di più falso. Anche se lo avessimo voluto fare, non sarebbe stato possibile”. Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà nel corso della conferenza stampa per illustrare il piano di contrasto all’evasione tributaria in riferimento al momento di difficoltà dell’ente sul quale pende il rischio di dissesto. “Questa Amministrazione – ha aggiunto il Sindaco – non si difende dal dissesto, ma dagli effetti che lo stesso avrebbe sul comparto produttivo della città. Su questa battaglia dovrebbe prevalere la responsabilità, la regginità, la maglia amaranto. Il disavanzo, da quando questa Amministrazione si è insediata, è diminuito di circa 66 milioni di euro. Evidentemente su questa cosa qualcuno non ci arriva”. In relazione alla polemica innescata dall’opposizione, che accusa la giunta di aver sperperato 250 milioni di euro con una “gestione dissennata” delle casse comunali, Falcomatà ha precisato che quei soldi “ricevuti dai Commissari prefettizi, per effetto del Dl 35 e dal fondo di rotazione, servivano a pagare le imprese, i professionisti e le ditte che in quegli anni non avevano avuto ragione dei loro crediti. Quei soldi – ha concluso il Sindaco – sono finiti perché servivano a quello e per quello scopo sono stati utilizzati da noi solo per una brevissima parte iniziale del nostro mandato”.