I Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito nelle province di Reggio Calabria, Cosenza e Latina un arresto, sequestrando sette imprese del valore di 16,5 mln. Si tratta di provvedimenti emessi dal Gip su richiesta della Dda reggina. Destinatario della misura cautelare in carcere è Tommaso De Angelis di 59 anni, originario di Sinopoli ma residente a Reggio Calabria, accusato di associazione mafiosa quale presunto esponente della cosca “Alvaro-Pajechi” di Sinopoli. Le sette aziende sequestrate, per un valore complessivo di 16,5 milioni di euro, sono: Morfù Srl di Rossano; Decos Srl di Reggio Calabria; Musolino Domenico, ditta individuale di Reggio Calabria; I.GE.CO. Srl di Latina; Pontina Costruzioni Srl di Latina; I.T.M. Eletronic Snc di Antonio e Mario Italiano di Delianuova; Gienne Costruzioni Srl di Reggio Calabria. I provvedimenti del gip scaturiscono da due autonome indagini della compagnia Carabinieri di Reggio Calabria e del Nucleo investigativo, coordinati dal sostituto procuratore Stefano Musolino, denominante “Camaleonte” e “A Ruota Libera”. Nel mirino degli investigatori ci sono le infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti per la realizzazione della fermata di Pentimele della metropolitana di superficie e per i lavori di manutenzione straordinaria del sovrappasso di via Casa Savoia di Gallico. La realizzazione della fermata di Pentimele della metropolitana di superficie è stata appaltata, per un importo di oltre 2,1 milioni, dalla società R.F.I. Spa del gruppo Ferrovie dello Stato ad un’associazione temporanea di imprese la cui mandataria è l’impresa Morfù Srl, riconducibile ai fratelli Nilo e Giuseppe Morfù, entrambi indagati. I lavori di manutenzione straordinaria del sovrappasso di via Casa Savoia di Gallico (ex S.S. 184 Gambarie) al km 438 sono stati appaltati dall’Anas alla ditta Costruzioni d.O.C. Srl di Napoli per un importo netto di oltre 860.000 euro.