L’intitolazione della piazza principale della sede della Regione a San Francesco di Paola “ha il significato di una Calabria che deve unirsi intorno ai suoi valori fondamentali, che sono valori positivi”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel corso della cerimonia di dedicazione della piazza principale della sede dell’amministrazione regionale al Patrono della Calabria. “Nel quinto centenario della sua canonizzazione, abbiamo fatto questa scelta – ha aggiunto Oliverio – perché era doveroso che la casa dei calabresi avesse l’ingresso principale intitolato al santo patrono della Calabria. San Francesco di Paola è un santo che ha affermato, con grande forza spirituale e umana, i caratteri del popolo calabrese, ne ha trasmesso i valori postivi, come l’accoglienza e il rispetto della persona, valori dei quali dobbiamo essere orgogliosi e che devono animare l’azione delle persone di buona volontà e di chi impegna per il bene comune. Per questo la nostra scelta non è casuale. E oggi – ha osservato il governatore – i calabresi fanno onore al loro santo e attraversando la piazza, sentiranno sempre più questa come la casa dei calabresi, la loro casa. Questa struttura ospita tantissimi lavoratori, dipendenti che operano quotidianamente al servizio della nostra terra, e io voglio spezzare una lancia a loro favore, perché viviamo momenti in cui la irrisione nei loro confronti, delle strutture pubbliche, è diventata quasi una moda, un leit motiv quotidiano: qui ci sono persone che operano al servizio della Calabria. E credo che non ci sia migliore protettore per loro che San Francesco di Paola”. Oliverio ha poi aggiunto: “La nostra scelta ha un significato, il significato ricordato da monsignor Morosini, e cioè il significato di una Calabria che deve unirsi intorno ai suoi valori fondamentali che sono valori positivi. In tutte le regioni del mondo ci sono positività e negatività, la differenza è che la Calabria è proiettata con uno stereotipo negativo che vede prevalere gli aspetti negativi offuscando quelli positivi, che sono preminenti rispetto a quelli negativi: e questo significa poter meglio combattere gli aspetti negativi, perché altrimenti se tutto è negativo niente è possibile, passa un’idea nichilista dell’impegno pubblico e della stessa esistenza. Noi invece – ha sostenuto il presidente della Regione – abbiamo bisogno di reagire, di far affermare i valori della calabresità che devono essere concepiti e trasmessi come valori positivi, che sono i valori dell’accoglienza, del rispetto della persona, della dignità della persona, che sono i valori della dignità della persona. Solo così è possibile costruire un futuro positivo per questa terra”.