Mentre emerge un nuovo caso che lambisce il sottosegretario leghista Armando Siri a due giorni dal Consiglio dei ministri nel quale si dovrebbe discutere delle sue dimissioni è scontro aperto tra Movimento Cinque stelle e Lega sulla vicenda. L’indagine sulla palazzina – La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, al momento senza ipotesi di reato né indagati, sul caso dell’acquisto da parte del sottosegretario Armando Siri di una palazzina a Bresso, nel Milanese, attraverso un mutuo di 585mila euro acceso con una banca di San Marino. Pressing M5s ma Lega lo blinda – “La cosa più importante è rimuovere questo sottosegretario che getta ombre sul governo”, dice Luigi Di Maio intervistato dal Gr1. “Vado in Consiglio dei ministri assolutamente tranquillo”, dice Salvini ai cronisti. “Sto aggiornando l’agenda su immigrazione e mafia, di questo mi occupo. Dopo mercoledì vengono giovedì, venerdì e sabato e per me non è un problema, continuo a ritenere che in un Paese civile i processi si fanno in tribunale e se uno è colpevole si viene condannati da un giudice, non da un giornale”. “Non credo che questo succederà. No assolutamente”, dice Claudio Durigon, parlamentare della Lega e sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ad Agorà Rai Tre alla domanda se Salvini chiamerà Siri per farlo dimettere.