Il presidente della Regione Mario Oliverio è intervenuto, martedì sera, all’incontro durante il quale, nel salone della Società operaia di Filadelfia, è stato presentato il contratto di fiume del lago Angitola. Dopo i saluti del sindaco di Filadelfia Maurizio De Nisi, sull’argomento ha relazionato il coordinatore del contratto di fiume Attilio Mazzei. Intervenuti anche i sindaci dei Comuni interessati, il commissario del Parco regionale delle Serre Giuseppe Pellegrino, il presidente del Consorzio di bonifica Tirreno Vibonese, gli imprenditori Francesco De Nisi e Natale Santacroce. Presenti all’iniziativa anche Leo Pangallo della Presidenza della Regione e il dirigente generale del Dipartimento Domenico Pallaria. La Regione con delibera di Giunta ha aderito alla Carta nazionale dei contratti di fiume, e con delibera del 28 luglio 2016 ha approvato il regolamento di attuazione, documento d’indirizzo per l’attuazione dei contratti di fiume e per il relativo programma per la promozione ed il monitoraggio. Il contratto di fiume, lago e costa del bacino del fiume Angitola ricade nella provincia di Vibo Valentia e interessa direttamente i Comuni di Filadelfia, Francavilla Angitola, Pizzo, Polia, Maierato, Monterosso Calabro, Capistrano, Filogaso, S. Nicola da Crissa, Vallelonga. Tra queste Amministrazioni locali, la Provincia di Vibo Valentia e il Consorzio di bonifica Tirreno Vibonese, territorialmente competente, sono stati siglati protocolli d’intenti per la progettazione e realizzazione di un apposito contratto di fiume, di lago e di costa ai sensi della Legge regionale di riferimento. “I contratti di fiume – ha affermato Oliverio – sono uno strumento importante che devono però essere considerati con una visione più ampia che va oltre i confini dei singoli Comuni. I contratti di fiume si inseriscono nelle azioni messi in campo dalla Regione verso la coesione territoriale, lo sviluppo delle aree interne, la valorizzazione borghi. Nel corso di questi quattro anni abbiamo messo in moto un processo che va verso una visione unitaria nella utilizzazione delle risorse. E i contratti di fiume rappresentano un tassello di questa visione d’insieme: un’opportunità per pianificare gli interventi in forma organica. Con questa visione abbiamo pianificato l’attività regionale mettendo in campo ingenti risorse, evitando la frammentazione e scelto principalmente come soggetti attuatori dei fondi gli Enti locali perché più di altri possono corrispondere ai bisogni reali dei loro territori”.