Le elezioni europee come “test” per le Regionali in Calabria. La politica calabrese attende l’esito della tornata elettorale di domenica con particolare attenzione, perché il voto per l’Europarlamento può ridefinire gli equilibri tra gli schieramenti e all’interno degli stessi schieramenti, già impegnati nei posizionamenti e nella ricerca delle candidature per la competizione regionale. Allo stato attuale, il quadro politico calabrese registra due possibili candidati alla presidenza della Giunta regionale: per il Pd e il centrosinistra il governatore uscente Mario Oliverio, e per Forza Italia il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ma nei rispettivi partiti e nelle rispettive coalizioni non mancano i dubbi, legati anche al recente coinvolgimento di Oliverio e Occhiuto in alcune inchieste giudiziarie. Nel centrodestra calabrese c’è particolare attesa per il dato delle Europee, perché le urne potrebbero modificare gli attuali rapporti di forza in virtù di una possibile crescita della Lega e di Fratelli d’Italia a scapito della stessa Forza Italia. Soprattutto il partito di Salvini spera, in Calabria, in un consistente balzo in avanti sia rispetto al dato ottenuto alle Europee del 2014 (quando riportò lo 0,7%) sia rispetto alle Politiche del 2018 (quando ha raggiunto il 5,6% alla Camera). Anche in FdI, a livello regionale, si spera in un incremento dei consensi rispetto alle precedenti Europee (3,6%) e alle Politiche dello scorso anno (4,6%), in virtù dei recenti ingressi, tra le fila dei meloniani e della federata “Direzione Italia”, di ben 4 consiglieri regionali n carica, per un totale di sei complessivi.