Informativa del premier Conte in Aula sulla vicenda dei fondi russi. “Sono qui per il rispetto di quest’Aula”, ha detto aprendo il suo discorso. “Se oggi sono qui davanti a voi è in ragione del mio ruolo, è per il profondo rispetto che nutro nei confronti di quest’Aula. Non mi sono mai sottratto all’interlocuzione con il Parlamento. Il confronto è la vera essenza della nostra forma di governo”. “E a questo consesso tornerò ove mai dovessero maturare le condizioni per una cessazione anticipata del mio incarico”. I senatori del M5S sono usciti dall’Aula quando il premier Giuseppe Conte ha iniziato il suo intervento sui presunti fondi russi alla Lega. La protesta, ha spiegato il senatore pentastellato Michele Gianrusso, è legata “alle dichiarazioni di Conte sulla tav”. “Ribadiamo il nostro rispetto per il Presidente Conte ma oggi non era lui a doversi presentare nell’Aula del Senato per rispondere all’informativa sul caso Russia-Lega”. Il M5S spiega le ragioni per cui i senatori del Movimento non sono in Aula. Sulla Russia “la nostra linea è sempre stata coerente, non ci sono elementi che mi facciano dubitare circa un indebito scostamento di uno o più membri del governo dalle linee stabilite. Mai alcuna forza del governo avrebbe potuto avere la possibilità di intrattenere rapporti di parte con altri Paesi”. Così Giuseppe Conte al Senato. “Ciascuna forza politica è libera di coltivare rapporti. Mi sono sempre adoperato affinché gli interessi di parte fossero vagliati al filtro degli interessi nazionali. Su questo sono esigente”. L’intervento del premier è stato interrotto diverse volte dalle urla di alcuni senatori.
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