CROTONE. Due persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Giovanni Tersigni, il trentaseienne gambizzato a Crotone la sera di sabato 8 settembre. Uno degli arrestati è accusato di essere l’esecutore materiale del delitto, mentre in manette è finito anche un giovane trovato in possesso di droga. La vittima venne ferita alle gambe nel centro storico di Crotone, morendo dopo qualche ora in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.
Ci sarebbero questioni legate allo spaccio di droga, ancora da chiarire completamente, dietro l’omicidio di Giovanni Tersigni, il trentaseienne gambizzato a Crotone la sera di sabato 8 settembre e morto successivamente in ospedale. La Polizia ha chiuso il cerchio sul delitto avvenuto nel centro storico, in piazza Albani, con l’arresto di Paolo Cusato, 30 anni. Il giovane, secondo quanto ricostruito nel corso di una conferenza stampa, è stato incastrato dalle immagini di una telecamera che ha ripreso i momenti in cui Cusato ha abbandonato l’arma utilizzata per il delitto insieme ad un cappellino e ai guanti. Tutti particolari che hanno portato all’identificazione dell’omicida. L’ipotesi della droga è, invece, legata al fatto che sia la vittima che il suo assassino avevano precedenti specifici e Cusato era anche un sorvegliato speciale. Nel corso dell’operazione è stato arrestato anche un cittadino bulgaro di 22 anni, Dimitrov Dimitar Todorov, trovato in possesso di oltre un chilogrammo di eroina.
Le immagini della videosorveglianza nel centro storico riprendono Cusato mentre, correndo, lancia una busta di plastica su un tetto. In quella busta, poi recuperata dalla Polizia, c’erano una pistola dello stesso calibro 7.65 usata per l’agguato a Tersigni, una polo blu, guanti in lattice e un cappellino. A Cusato, come è stato spiegato dal questore di Crotone, Massimo Gambino, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del dirigente della Squadra Mobile, Nicola Lelario, e del suo vice, Antonio Concas, i poliziotti erano arrivati già in seguito ad una serie di informazioni raccolte attraverso la squadra Volanti che qualche giorno prima lo aveva denunciato per violazione della sorveglianza speciale annotando le persone con la quali si accompagnava. In seguito all’analisi della videosorveglianza da poco ripristinata da parte del Comune nelle strade del centro storico (quella sul luogo dell’agguato invece non funziona) Cusato è stato visto correre in via Risorgimento e buttare via la busta con la pistola. Cusato ha precedenti per associazione mafiosa: era stato condannato a 7 anni e 4 mesi per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti nel processo scaturito dall’operazione “Apocalipse Now” che scoprì anche gli autori della strage ai campetti di Margherita nella quale perse la vita un bambino, Dodò Gabriele. Il questore ha sottolineato come il lavoro della Squadra Mobile interfacciato con quello della Squadra Volanti abbia permesso una immediata soluzione del caso.
L’attività di indagine, considerati i precedenti sia della vittima che del killer, si è incentrata principalmente sullo spaccio di droga nel centro storico. In questo ambito è stato arrestato anche Dimitar Dimitrov Todorov, nella cui abitazione, durante le perquisizioni svolte nel centro storico, è stato trovato un chilo di eroina. Todorov è stato anche sottoposto allo stub per verificare eventuali sue complicità nell’agguato. Al momento, però, resta indagato per detenzione di droga ai fini di spaccio. In questo senso le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone, stanno proseguendo sia per capire i motivi dell’agguato sia per accertare i sospetti su altre persone e ci potrebbero essere nuovi sviluppi nei prossimi giorni.
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