“Il sistema degli appalti nella sanità cosentina è il vero nodo che produce illegalità e un aumento vertiginoso dei costi a discapito della qualità dei servizi. Non è possibile, ad esempio, che una gara di appalto sul servizio di ristorazione fatta dall’ex As 3 di Rossano nel lontano 2007, sia utilizzata ancora oggi dall’Asp di Cosenza (nata dall’accorpamento di tutte le As della provincia) con il sistema della proroga”. Lo afferma il consigliere regionale Carlo Guccione, che aggiunge: “Proroga che dura “solo” da dodici anni e che costa giornalmente per la fornitura di colazione, pranzo e cena euro 13,39, mentre all’ospedale di Reggio Calabria è stata aggiudicata nel 2015 a un costo di euro 9,22 (colazione, pranzo e cena). Un prezzo inferiore di oltre tre euro rispetto a quello di Cosenza. Qualcuno si rende conto del costo aggiuntivo che devono sopportare le casse dell’Azienda sanitaria di Cosenza per migliaia di pasti al giorno? Una situazione che non è più tollerabile visto anche il rischio del crack finanziario che incombe sull’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. E oltre al sistema di proroghe ininterrotto per anni – prosegue – bisogna aggiungere anche le vicende delle Rsa di Caloveto e di San Nicola Arcella”. Questioni che sono state illustrate da Guccione all’interno di una interrogazione a risposta scritta indirizzata al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio.
redazione@giornaledicalabria.it