CATANZARO. Nel 2015 in Calabria continua il processo di attenuazione graduale della contrazione del Pil. Torna a crescere l’export della Regione (+1,2%), prosegue il rallentamento del calo di occupazione dopo il minimo del 2013 e sono ripartiti i consumi delle famiglie già nel 2014 (+2,2%). Nel 2015 dovrebbe tornare a crescere anche il reddito disponibile (+1,2%). Sono questi alcuni dei dati che emergono da una ricerca dell’Osservatorio dei Territori, elaborato dalla struttura Territorial and Sectorial Intelligence di UniCredit. “Questi dati – afferma Felice Delle Femine, Regional Manager per il Sud di UniCredit – testimoniano come l’economia della Regione resterà anche per il 2015 in una situazione di difficoltà, ma si intravedono i primi segnali incoraggianti che lasciano sperare in una seppur timida ripartenza nella seconda metà dell’anno In questo scenario è quindi fondamentale far ripartire gli investimenti e cogliere i segnali di ripresa che intravediamo. Se c’è una cosa che non manca in questo momento è la liquidità. Proprio allo scopo di stimolare la domanda di credito, UniCredit ha messo a disposizione del settore produttivo del Sud continentale circa 1 miliardo di euro, di cui oltre 70 milioni in Calabria, interamente destinati all’economia reale, trasferendo ai clienti i benefici del minor costo del denaro”. L’Osservatorio dei Territori di UniCredit, infatti, conferma anche per il 2015 il contributo positivo dell’agricoltura all’economia calabrese (+0,4%). Ancora deboli, anche se in risalita, gli altri settori (industria, costruzioni e servizi). Analizzando l’export complessivo a livello settoriale, lo studio UniCredit evidenzia che nel periodo luglio 2013/giugno 2014 sono cresciute sensibilmente su base annua le esportazioni della meccanica (+41%) e degli articoli in gomma e plastica (+42%). Risulta positiva anche la chimica (+14,8%). Per il 2015 si stima una leggera crescita delle esportazioni della regione (+1,2%). Relativamente ai principali paesi di destinazione, sempre nel periodo considerato, sono cresciuti i flussi di export calabrese verso la Tunisia (+163,6%) e gli Emirati Arabi Uniti (+140,9%). Sono positive anche le esportazioni dirette in Russia (+38,2%), Stati Uniti (+19,2%) e Giappone (+10%). È comunque l’area dell’Europa Occidentale che resta di gran lunga il principale mercato di sbocco per l’export calabrese (50,1% la quota sul totale delle esportazioni), seguita da Stati Uniti (8,2%) e Algeria (2,5%). Sul fronte delle importazioni, invece, la variazione stimata per il 2015 segna un balzo del 4,5%, di gran lunga superiore al +3,1% individuato come media nazionale. Per quanto riguarda il numero di occupati, si registra una decisa attenuazione rispetto al minimo del 2013 (-6,9%), anche se la dinamica resta negativa. Nel 2014, infatti, l’occupazione totale in Calabria diminuisce del 3,3%, mentre nel 2015 si assisterà ad una ulteriore rallentamento del calo (-1,2%). Nel 2015 l’agricoltura sperimenterà un aumento dell’occupazione in regione (+0,6%), mentre ci si attende un indebolimento per l’industria e un proseguimento del recupero per costruzioni e servizi, seppure si attendano variazioni ancora negative. Per quello che riguarda la condizione economica delle famiglie in Calabria, nel 2014 migliorano i consumi (+2,2%) e si stabilizza il reddito disponibile. Le stime sono positive anche per il 2015 (+0,8% le previsioni per i consumi delle famiglie e + 1,2% quelle per il reddito disponibile). La propensione al risparmio (ossia la quota di reddito disponibile accantonata dalle famiglie per il risparmio), dopo la flessione dello scorso anno, torna leggermente a salire. Sul fronte della demografia delle imprese, si osserva un consolidamento delle imprese attive nel terzo trimestre del 2014 (+0,1%), dopo essere passate in positivo nel periodo precedente, per un totale di 155 mila imprese attive in regione.