“Credo che la campagna elettorale si debba svolgere civilmente e all’insegna del confronto civile e democratico, ma sono stato costretto a presentare querela per diffamazione, e non solo, nei confronti di chi, in questi giorni, si sta macchiando di infamie nei miei confronti”. Lo dice Gianni Papasso, già sindaco di Cassano Ionio, Comune sciolto per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. Papasso è nuovamente candidato a sindaco. “C’è chi sostiene che io sia stato rinviato a giudizio o già condannato – dice Papasso – e che se fossi eletto, poi il Comune cadrebbe dopo un mese, ma non è vero! Sono solo bufale. Ho querelato anche un profilo Facebook, dove sono dipinto addirittura come il nuovo boss della Sibaritide – aggiunge Papasso – e se qualcuno pensa che io possa spaventarmi, sappia che si sbaglia, perché queste cose mi irrobustiscono: questi sono gli stessi che hanno gettato Cassano nel caos. La mia è una battaglia di civiltà, perché sto subendo gravissime ingiustizie – conclude Papasso – e nei prossimi giorni credo che torneremo dai Carabinieri, perché abbiamo individuato chi si nasconde dietro un altro profilo falso”.
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