«Continueremo a distinguerci come già fatto nella formazione delle liste e in campagna elettorale e interpreteremo con orgoglio e rigore il mandato di rappresentanza che i calabresi ci hanno assegnato. L’obiettivo è proseguire la nostra battaglia per la legalità e lo sviluppo senza indietreggiare di un solo millimetro». Lo ha detto Pippo callipo, candidato alla carica di presidente della Regione Calabria nel corso delle ultime elezioni. Callipo ha incontrato candidati e attivisti della lista “Io resto in Calabria” che lo ha sospetuto insieme con quelle del Pd e dei Democratici Progressisti. “Io resto in Calabria” approda in Consiglio regionale ed è la prima forza politica in 33 Comuni. Candidati e attivisti analizzano i dati elettorali assieme a Pippo Callipo” si legge in una nota della lista che, si fa rilevare, “porta 4 consiglieri a Palazzo Campanella e, oltre ad essere la seconda forza dellopposizione, conquista il primato in molti territori tra cui Vibo (città e provincia), Rende e Paola. Ora punta a strutturarsi sui territori. Nonostante l’esito del voto di domenica 26 gennaio, il progetto di Pippo Callipo – è scritto – ha riacceso la speranza di riscatto in oltre il 30% degli elettori. Si tratta di 245mila calabresi a cui il movimento Io resto in Calabria contribuirà a dare voce dentro e fuori il Consiglio regionale”. I candidati della lista e gli attivisti di IRIC si sono riuniti giovedì sera per analizzare i risultati elettorali e condividere il percorso politico da intraprendere per ripartire subito senza tentennamenti. “Nonostante i tempi ristretti della campagna elettorale, IRIC – si evidenzia – ha raggiunto un risultato straordinario: il 7,92% dei voti e 4 consiglieri regionali eletti. La bassa percentuale dell’ affluenza, in cui vanno comunque considerati i numeri dei tanti residenti fuori regione e allestero, deve fare certamente riflettere, va però sottolineato come, stando all’analisi dei flussi elettorali effettuata da Swg, Callipo, che ha tra laltro conquistato oltre 17mila preferenze in più rispetto alle liste che lo sostenevano, sia riuscito ad avere il consenso di una larga parte di elettori provenienti dal grande partito dellastensione: ben il 44,2% dei suoi voti arriverebbero infatti da quel bacino.
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