CATANZARO. “Il doloroso epilogo della Fondazione Campanella costringe i malati oncologici a vivere un dramma nel dramma che non può lasciare nessuno indifferente”. Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, “che, all’indomani del decreto emesso dal Prefetto di Catanzaro, atto dovuto da parte del rappresentante del Governo, con cui si dichiara ‘estinto’ il polo di Germaneto – è detto in un comunicato – pensa a tutti coloro che dovranno cercare una soluzione diversa per non smettere di sperare”. “I malati oncologici – aggiunge Abramo – necessitano di cure e di forme di assistenza continue che non possono essere rinviate o, peggio ancora, sospese. Ritenere tutto ciò possibile è un gesto di grave irresponsabilità. E non sono pochi i casi di cui stiamo parlando. Secondo i numeri forniti dal direttore della Fondazione, Mario Martina, sono circa 450 i pazienti sottoposti a chemio in questo momento, mentre 800 sono i trattamenti Pet in lista d’attesa e arrivano fino a maggio le prenotazioni per l’oncologia. Dietro a ciascuno di questi numeri si nasconde una storia di vita già messa a dura prova, tragica e che racconta di gente che ogni giorno si trova a scongiurare il pensiero della morte, in cui sicuramente non vi è spazio per l’ennesimo ostacolo”. Secondo Abramo, “non è possibile rimanere indifferenti dinanzi a quella che presenta tutti i connotati di una tragedia. Così come non si può non sollevare un grido di preoccupazione per tutti quei dipendenti, la maggior parte padri di famiglia, che non avranno più modo di portare a casa il loro stipendio. È molto grave lasciare che tutto questo si concretizzi realmente. In ballo ci sono le vite di troppe persone che, per motivi diversi, saranno completamente sconvolte”. “È un dovere – ha concluso il sindaco di Catanzaro – badare alla sorte di chi lotta quotidianamente per la propria vita, che potrebbe anche non trovarsi nelle condizioni, di salute ma anche economiche, per affrontare lunghi viaggi per farsi curare”.