Il Partito Comunista della Calabria ha annunciato un esposto alla magistratura per chiedere che “faccia luce sulla vicenda” della campagna promossa dalla Regione e sul cui materiale c’è anche il simbolo della Lega, “per verificare la sussistenza o meno di ipotesi di reato nella vicenda e punire eventuali trasgressioni, così da prevenire il reiterarsi di eventuali altri comportamenti illegittimi”. Lo rende noto il segretario regionale Franco Adamo. Una decisione, giunta “a seguito della mancanza di risposte e del silenzio, ingiustificato e imbarazzante, delle Istituzioni politiche regionali sulla scandalosa campagna pubblicitaria in oggetto, che vede accomunati il simbolo ufficiale della Regione Calabria con quello del partito Lega (quest’ultimo più grande e vistoso del primo” e in considerazione del fatto che “è la prima volta che si vede abbinare un simbolo di partito a quello di un’Istituzione” e che “un’Istituzione pubblica, prima di accomunare il proprio simbolo con quello di altro soggetto deve, obbligatoriamente, motivarne l’atto con apposita Delibera degli organi esecutivi ed allegarne i pareri tecnici favorevoli”.
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