E’ in corso anche in Calabria dai primi giorni del mese di novembre la campagna vaccinale antinfluenzale 2023-2024. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze influenzali come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche pregresse. Il presidente regionale della delegazione Calabria della Società italiana di Promozione della salute, Giuseppe Furgiuele, interviene così sulla campagna vaccinale antinfluenzale 2023-2024: “Le previsioni sull’andamento dell’epidemia stagionale di influenza danno segnali di rialzo nell’incidenza per cui è importante sottoporsi alla somministrazione del vaccino antinfluenzale” L’influenza è molto contagiosa, la trasmissione del virus è infatti piuttosto veloce tra gli individui, si trasmette soprattutto per via aerea attraverso le particelle respiratorie che emettiamo quando parliamo, starnutiamo o tossiamo. La circolare del ministero della Salute raccomanda di effettuare la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti nella fascia di età 6 mesi-6 anni, alle persone di età maggiore o uguale a 6 anni e minore di 60 anni con malattie croniche, alle persone oltre 60 anni, alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”, ai familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio, a coloro che svolgono professioni sanitarie e al personale delle Forze dell’Ordine. A tutte queste persone viene offerto gratuitamente. Il vaccino antinfluenzale può essere erogato dai medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i centri vaccinali delle Asp. “A sostegno di una corretta somministrazione del vaccino – conclude Furgiuele – si evidenzia che i vaccini inducono lo sviluppo di anticorpi circa due settimane dopo la loro somministrazione (10-14 giorni secondo l’ECDC) a tal fine idealmente la somministrazione del vaccino in queste settimane permetterebbe l’immunizzazione prima dell’arrivo delle festività periodo comunemente associato all’inizio della fase epidemica”.