CATANZARO/ “Servizi integrati di accompagnamento alla stabilizzazione lavorativa e sociale”, finanziato dalla Regione Calabria e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e promosso dal Circolo Acli “Città del Vento” di Catanzaro, ha regolarmente ripreso le sue attività a partire dal 3 giugno 2020. Il progetto, finalizzato all’inclusione socio-lavorativa di persone in difficoltà, con particolare attenzione ai giovani NEET (persone che non studiano e non lavorano) e ai disoccupati di breve e lunga durata, prevede la realizzazione di diversi step, tra loro coordinati e consecutivi, attraverso i quali supportare queste persone nella ricerca di un’opportunità di lavoro. “Città del Vento”, con questo progetto, già in tempi non sospetti, aveva scelto quali ambiti di possibile sviluppo “compatibile”, anche per la nostra regione, quelli della “green e blue economy”. Una scelta che si è rivelata particolarmente indovinata, purtroppo avvalorata anche da quello che è avvenuto nel frattempo, cioè dalla pandemia da covid-19, e dal fatto che se ci sarà una crescita nelle opportunità di lavoro durante e subito dopo la crisi economica, conseguente a quella sanitaria, a detta di molti esperti sarà più probabile proprio in questi ambiti. Attualmente il progetto è entrato nella seconda fase in cui, dopo un attento studio del territorio, è stato attivato un Servizio di orientamento, curato da due operatori dell’associazione: Ivana Morabito e Davide Costa, che prevede colloqui individuali con gli utenti, finalizzati alla redazione di un “bilancio delle competenze” e quindi a indirizzare quelli maggiormente interessati nella prosecuzione delle attività del progetto: l’autopromozione verso il lavoro e l’autoimprenditorialità (nella green e blue economy).
In foto Ivana Morabito e Davide Costa nella sede di “Città del Vento”
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