Sono iniziati ieri, con oltre 4 ore di ritardo rispetto all’orario prefissato, le 12,00, i lavori del Consiglio regionale della Calabria, chiamato ad affrontare 18 punti all’ordine del giorno. All’avvio della seduta non partecipano i gruppi dell’opposizione di centrosinistra, in segno di protesta per la vicenda delle
Commissioni, le cui presidenze sono andate tutte alla maggioranza di centrodestra. I primi sette punti all’odg di oggi, infatti, riguardavano la presa d’atto delle dimissioni del vicepresidente in quota minoranza e l’elezione del nuovo vicepresidente della prima, terza, quarta, quinta, sesta Commissione
permanente, della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta e della Commissione sociale di Vigilanza. Questi primi sette punti sono poi stati. Il ritiro dei sette punti è stato deciso alla luce dell’assenza dall’aula dell’opposizione di centrosinistra, non presente all’avvio dei lavori del Consiglio
regionale in segno di protesta per la vicenda delle Commissioni, le cui presidenze sono andate tutte alla maggioranza di centrodestra nella seduta dello scorso 12 giugno: i nuovi vicepresidenti saranno quindi designati all’interno delle stesse Commissioni. A proporre questa soluzione è stato il capogruppo della Casa delle Libertà, Baldo Esposito.
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