“La ripartenza della Calabria passa da ciò che farà il governo nazionale e da ciò che sarà in grado di fare la politica calabrese, ancora avviluppata in una logica che non è quella di affrontare problemi reali”. A dirlo è stato il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, che ha introdotto a Lamezia Terme (Catanzaro) i lavori del Consiglio confederale regionale del sindacato, al quale ha partecipato anche il leader nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
“Purtroppo – ha osservato Biondo – siamo ancora qui a parlare di ripartenza. Lo facciamo con il neo segretario Bombardieri, calabrese che ha un legame fortissimo e particolare con la nostra terra, e quindi lo affrontiamo con ancora maggiore determinazione, sapendo che è un momento particolare per il Paese e soprattutto per la Calabria, avvolta da ritardi atavici. Le criticità per la nostra regione – ha ricordato il segretario della Uil calabrese – sono la mancata spesa dei fondi comunitari, circa 1,7 miliardi non spesi su un totale di 2,4 miliardi, il lavoro, gli investimenti pubblici”.
Biondo ha poi evidenziato: “Il 22 giugno 2019 a Reggio Calabria abbiamo fatto una manifestazione a sostegno del Mezzogiorno, ripartiamo da lì convinti che la ripartenza della Calabria passa da ciò che farà il governo nazionale ma soprattutto da ciò che sarà in grado di fare la politica calabrese, che purtroppo ancora resta avviluppata in una logica che non è quella di affrontare problemi reali. Lo abbiamo detto di recente, siamo stati l’8 luglio in piazza sulla sanità: se questo è l’andazzo – ha aggiunto il segretario della Uil calabrese – certamente ritorneremo su tutte le questioni che riguardano la Calabria, perché anche il dibattito del Consiglio regionale non soddisfa i bisogni dei calabresi”.
Secondo Biondo, infine, “l’attuale situazione offre anche opportunità, perché la pandemia ha costretto anche l’Europa a rendere più flessibili le regole sulla gestione e sulla spesa pubblica nazionale e comunitaria. Nel Paese – ha detto – arriveranno circa 270 miliardi dall’Europea, sono risorse che vanno spese per un obiettivo: devono servire ad accorciare le distanze tra il Nord e il Sud. Questo lo rivendicheremo con forza, è la base del nostro programma, per affrontare, all’interno del Piano per il Sud, la questione calabrese del lavoro, degli investimenti, della sanità, del Porto di Gioia Tauro, della partecipazione pubblica, del bilancio regionale. C’è tanta carne al fuoco, noi – ha concluso il segretario della Uil Calabria – siamo determinati ad andare avanti”.
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