“Una vicenda che ha lasciato perplessi anche noi operatori, e anche se l’hanno definita una bravata, in realtà è qualcosa di più serio”. Lo dice all’AGI il Tenente Colonnello Raffaele Giovinazzo, a capo del Reparto operativo dei Carabinieri di Cosenza, in riferimento agli arresti effettuati ieri a Castrovillari nei confronti di tre maggiorenni (ma sono coinvolti anche due minori) che hanno vessato a lungo un pensionato disabile, fino ad arrivare a dare fuoco alla sua casa. “Se la persona offesa non si fosse accorta di quanto avveniva, probabilmente oggi dovremmo raccontare una storia diversa – dice Giovinazzo – e questo testimonia il grado del disagio giovanile che c’è nei nostri ragazzi, probabilmente dovuto alla mancanza di punti di riferimento, che poi porta a queste condotte”.
Il fatto è avvenuto il 2 agosto scorso, quando i cinque hanno preso di mira un invalido civile, con problemi psichici, colpendolo in casa con getti d’acqua mentre stava riposando. Poi, non contenti, hanno dato fuoco alla sua abitazione. “Il caso non era di facile soluzione e i colleghi della stazione di Castrovillari hanno fatto un gran lavoro, – ha detto ancora l’ufficiale – a difesa dei più deboli, degli ultimi”. “Mi permetto di sottolineare l’importanza di questo presidio di legalità che è una stazione dei Carabinieri, che per primo si imbatte nelle situazioni più difficili – ha detto Giovinazzo – e non soltanto per la criminalità ma anche dal punto di vista della sicurezza pubblica, dell’ordine pubblico e del soccorso alle popolazioni in caso di calamità”.