COSENZA. All’ospedale dell’Annunziata di Cosenza sono stati effettuati due prelievi multiorgano da pazienti di 17 e 63 anni, ricoverati nella UOC di Terapia Intensiva e Rianimazione, in stato di morte celebrale. Lo rende noto la stessa Azienda ospedaliera cosentina. Prelevati fegato, reni, e cornee e, dal donatore più giovane, anche il cuore. Le operazioni di prelievo multiorgano, coordinate da Maria Vigna, in sinergia con il Centro regionale Trapianti, sono state eseguite da sei distinte equipe, guidate da Massimiliano Battaglia, Giovanni Iacono e Antonio Perrone dell’Annunziata di Cosenza, Quirino Lai del Policlinico Umberto I di Roma, Antioco Cappa del Niguarda di Milano e S. Maritato dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. Gli organi del donatore più giovane sono stati utilizzati nell’ambito della lista unica nazionale dei trapianti in età pediatrica. Il sacrificio del giovane donatore di 17 anni è valso a ridare la vita ad un bimbo sul quale è stato effettuato un trapianto congiunto rene e fegato e ad un piccolo paziente calabrese, di 13 anni, in dialisi peritoneale da circa un anno e seguito dall’equipe di Teresa Papalia, responsabile f.f. dell’Unità Operativa Nefrologia e Dialisi. I reni del donatore di 63 anni sono stati trapiantati in pazienti in lista di attesa, a Cosenza e a Reggio Calabria.
(AGI)