Riceviamo alle redazioni di RTC e Giornale di Calabria nota stampa di Francesco De Maria, del Rotaract Club Catanzaro:
“La pandemia da Covid-19 è stata la tragedia più grande dal dopoguerra per gran parte di quella umanità che si sentiva oramai tranquilla ed in pace, in un benessere economico conformato ad uno stile di vita consumistico, nutrita d’informazioni talora non colte da fonti Istituzionali (OMS/ECDC/ISS/Ministero Salute/Regioni/Università) con gli effetti negativi dell’ Infodemia, l’incremento di stress e paure anche in soggetti non fragili…
-Meno duro è stato forse lo shock per quelle nazioni da sempre povere e sfruttate, ove l’arrivo di una nuova infezioni non ha aggiunto particolare peso ad una situazione sanitaria già grave. Il Covid ha comunque reso più complesse le tante malattie infettive; tra queste la malaria (da pochi mesi avviate le prime vaccinazioni in alcuni paesi sub-sahariani ), l’HIV/Aids (alcuni paesi come l’Uganda hanno attivato la distribuzione di farmaci salvavita antiretrovirali) ed altre patologie su cui c’è ancora molto da fare anche perché mietono sempre più vittime in età infantile…
Rimangono quindi ancora importanti e non superati i Reparti di Malattie Infettive in tutto il mondo ed anche nel territorio italiano; la politica e le amministrazioni con senso di responsabilità, ancor più alla luce di quanto appreso dal periodo del Covid, dovrebbe potenziare tali reparti , prevedendo almeno un Centro di riferimento di Malattie Infettive-Covid ” posto nel luogo più naturale che è il Policlinico Universitario. Secondo gli utili dati dell’ OMS, nel mondo sono circa 30 milioni le persone interessate da Covid-19, circa venti milioni le guarigioni, un milione circa i morti (942.735) ; in Europa sono confermati oltre 5 milioni di casi (5.101.067) con circa 230 mila morti (228.834). In Italia sono circa 300 mila i casi totali, circa 217 mila i guariti, quasi 36 mila i decessi tra i malati. Circa 30 mila operatori sanitari contagiati in Italia, oltre 170 i medici e circa 50 gli infermieri morti in campo di battaglia; in carenza di una gestione dell’ emergenza e della prevenzione; in un servizio sanitario che ha mostrato gravi deficienze specie in quel Nord più attrezzato, mentre il Sud si è dovuto attrezzare in tutta fretta per fronteggiare il Covid per come è successo in una Calabria non preparata che si è dovuta poggiare sulla buona volontà e professionalità di Professori Universitari, Medici Ospedalieri; in una Sanità che funziona a scomparti regionali con grandi differenze ove ognuno ha storie e risorse diverse, in una Calabria ove lo stato ha costruito pochi Ospedali e dalla Sanità Commissariata per problemi aziendali/regionali/centrali; in una grave carenza di personale sanitario e dei servizi della medicina ospedaliera e territoriale; dalle poche risorse destinate in Italia (rispetto all’Europa) alla tutela della salute, ancor meno al Sud che paga un gap che la finalità dell’istituzione del SSN nel 1978 non ha mai colmato; ma soprattutto alla formazione di giovani nelle varie Scienze sanitarie, preparati presso i Policlinici Universitari , luoghi ove si coniugano studio e ricerca, confronto tra i vari saperi, attività pratiche e preparazioni specialistiche.
In tale contesto, nel periodo del Covid che ancora ci riserva periodi di incremento dell’infezione ed ulteriori novità, quale iniziativa di tutela, valorizzazione, potenziamento esprime la Calabria e la città di Catanzaro per il suo Policlinico di Germaneto? Per una struttura nuova, grande, moderna, con professori universitari di alto spessore, medici ospedalieri, infermieri, tecnici con grandi competenze, attrezzatura all’avanguardia, ed una grande potenzialità di elevare i Lea? E quale posto occupano gli studenti nell’idea di Università, quale impegno vi è verso gli universitari che frequentano La Facoltà di Medicina e Chirurgia residenti in Calabria o provenienti da altre Regioni che devono avere un Policlinico completo e funzionale, con insegnanti, aule, laboratori, Reparti completi perché avvenga la più alta formazione professionale , la più completa nelle varie discipline della medicina, sia durante gli studi Universitari che durante gli anni della Specializzazione? Non possono essere depotenziate o chiuse delle Unità Operative al Policlinico di Germaneto, altrimenti vengono meno alcuni pilastri della formazione e gli studenti universitari potrebbero scegliere di andar via da Catanzaro, di preferire altre sedi con maggior offerta formativa”.