CATANZARO. Cinque persone sono state denunciate dal Corpo Forestale dello Stato in seguito alla costruzione di una pala eolica su un terreno soggetto a vincolo paesaggistico e idrogeologico privo delle autorizzazioni necessarie a Isca sullo Ionio. Secondo quanto reso noto, Il personale del Comando Stazione Forestale Davoli ha rilevato che in località Grancola del centro ionico catanzarese, all’interno di una vasta area collinare boscata erano in corso dei lavori per l’installazione di una pala eolica con relativa strada di accesso. Conseguentemente sono stati avviati i controlli, consistiti nella verifica dei vincoli esistenti e nell’acquisizione degli atti e della documentazione amministrativa esistente al Comune di Isca, al Dipartimento Agricoltura e Foreste della Regione Calabria, alla società interessata e alla stessa ditta esecutrice dei lavori. Dalla verifica dei vincoli esistenti è emerso che si trattava di un terreno boscato costituito da macchia mediterranea, soggetta sia al vincolo paesaggistico nonché al vincolo idrogeologico. Dall’incrocio delle informazioni acquisite sulla composizione e sulla struttura della vegetazione realmente presente con quanto riportato negli atti e nella documentazione acquisita è emerso inoltre che era stato dichiarato, da diversi soggetti (tecnici e pubblici amministratori oltre che dalla ditta coinvolta) che i terreni non erano coperti da vegetazione con essenze boschive al fine di poter accedere alla procedura semplificata di accesso alle autorizzazioni per l’installazione della pala eolica (cosiddetto minieolico). In particolare inoltre, dichiarando e certificando che la superficie non era realmente coperta da macchia mediterranea (e quindi boscata), è stato possibile, formalmente, il superamento di un divieto generale, previsto da una legge regionale di trasformazione dei boschi in altra qualità di coltura. Si è proceduto quindi al sequestro del manufatto, della strada di accesso e dell’area interessata dai lavori, e alla denuncia dell’amministratore della società coinvolta, del progettista, del direttore dei lavori, dell’impresa esecutrice dei lavori e del responsabile Ufficio tecnico interessato dall’istruttoria, a vario titolo ed in concorso per violazione alle norme in materia paesaggistico-ambientale, urbanistica, oltre che per le varie attestazioni risultanti non rispondenti al reale stato dei luoghi e della vegetazione esistente. Il sequestro effettuato dalla Polizia Giudiziaria è stato convalidato ed il GIP, ha emesso il relativo decreto di sequestro preventivo.