“Il commissario ad acta ha nelle mani tutta l’organizzazione della sanità in Calabria ed è responsabile del piano di emergenza Covid. Noi al momento siamo l’unica Regione senza un piano di emergenza Covid”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24 Nino Spirlì, presidente facente funzione della Regione Calabria “Ci siamo assunti, come Giunta e Presidenza – ha aggiunto Spirlì – la grande responsabilità, attraverso delle ordinanze, di andare a cercare posti negli ospedali e garantire i fondi per l’arruolamento di personale sanitario, però oltre questo non possiamo andare perché non abbiamo competenze. Questo balletto strano di commissari, che si sono rivelati scelte sbagliate una dopo l’altra, non fa bene ai calabresi, che stanno proponendo da settimane una gestione condivisa tra Regione e Governo, che sia preparatoria della restituzione dell’amministrazione della sanità alla Calabria”. “La Regione amministra – ha detto ancora il presidente facente funzioni – agricoltura, cultura, commercio, artigianato, welfare, trasporti e infrastrutture. Sembra che solo per la gestione della sanità qui ci siano degli imbecilli, dei minus habens che non possono gestire la cosa pubblica. Capisco che ci siano state generazioni di politici che hanno attuato una mala politica, ma la peggiore politica ha ceduto il passo al peggiore commissariamento, perché 11 anni di commissariamento non solo non hanno risolto, ma hanno addirittura peggiorato la situazione sanitaria in Calabria. Gli ultimi 18 mesi sono stati i peggiori: 18 mesi nei quali non è stato affrontato nemmeno il piano di emergenza per il Covid. Noi oggi siamo in una situazione drammatica. Non ci possono venire a dire di aprire gli ospedali chiusi se la Regione non ha la competenza. I commissari sono scappati via -ha detto ancora Spirlì – perché hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza, però questa storia non può continuare”.