“Emergenza sanitaria regionale e superamento della fallimentare stagione commissariale, la fase della mediazione è definitivamente finita. Giovedì 19 novembre tutti i sindaci calabresi devono essere presenti a Roma senza se e senza ma. E devono avere nelle loro mani, già pronte, sia le proprie dimissioni sia le revoche di tutti i responsabili di servizio di settore e di area dei rispettivi comuni, qualora il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovesse decidere di non scendere in piazza per incontrare i primi cittadini. Solo così i 404 comuni calabresi saranno realmente paralizzati nella loro azione quotidiana e Capo del Governo e Ministro dell’Interno dovranno preoccuparsi di trovare in poche ore una soluzione. E non valgono richiami al senso di responsabilità che devono esprimere i Primi Cittadini quando Governo e Stato agiscono nella irresponsabilità che ha caratterizzato l’azione scoordinata dell’Esecutivo nazionale in queste ore”.
È quanto dichiara il Sindaco Gianpietro Coppola esortando tutti i colleghi a rifiutare, in questo momento qualsiasi discorso e proposta diversa che pure in queste ora sta come al solito trapelando, rischiando di indebolire la forza della manifestazione unitaria e compatta organizzata e promossa nei giorni scorsi, con grandissima adesione in tutte e cinque le province.
“Bisogna fare qualcosa di storico e non solo di eclatante – aggiunge il primo cittadino. Qualcosa che scateni, giustamente, i media nazionali e non. Basta con queste sfilate televisive di opinionisti epidemiologi e componenti di governo e di sottogoverno o politici che della Calabria non sanno assolutamente nulla. Le trasmissioni televisive nazionali chiamino e sentano i sindaci del territorio, quelli cioè che da anni subiscono i danni di questo sistema scaricato sulle pelle dei cittadini. Smettano di fare audience e comincino a fare servizio pubblico”.