Un gruppo di lavoratori delle Terme Luigiane (Cosenza) ha inscenato questa mattina un sit-in davanti la sede della Regione a Catanzaro. La vertenza riguarda la gestione della struttura termale, una delle più grandi nell’intero Mezzogiorno, al centro di una contrapposizione tra la Sa.Te.Ca, da anni concessionaria delle terme, e i due Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese: la concessione è scaduta ma nelle more del nuovo bando con cui individuare il nuovo gestore l’obiettivo dei lavoratori è quello di consentire alla Sa.Te.Ca di proseguire nella gestione in modo da non chiudere l’attività e da non mettere a rischio oltre 230 posti di lavoro.
Una delegazione di lavoratori, assistiti dalla Cisl, è stata ricevuta dai vertici del Dipartimento regionale Sviluppo Economico, che ha preannunciato la convocazione, per gli inizi della prossima settimana, dei sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese per un incontro finalizzato alla risoluzione della vertenza. “In questo incontro ovviamente – ha dichiarato Gerardo Calabria, segretario organizzativo della Cisl di Cosenza – ognuno porterà avanti le proprie ragioni, ma la Regione una cosa già la sostiene, e cioè che in ogni caso non possono interrompersi i servizi, la cui importanza è nei numeri: 430mila prestazioni sanitarie e 32mila presenze durante l’arco termale. Dai sindaci ci aspettiamo semplicemente il bando che poi identificherà il gestore delle Terme Luigiane per i prossimi 15-20 anni: ma fino a quella data perché non consentire e all’attuale gestore di poter operare garantendo così un servizio sanitario importante e non compromettendo così tanti posti di lavoro e il futuro di tante famiglie?”.