CATANZARO. L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro presenterà venerdì 24 aprile, alle ore 11, nel complesso monumentale del San Giovanni, il catalogo del suo patrimonio artistico. Saranno presenti, per l’Amministrazione comunale, gli assessori Antonio Sgromo (pubblica istruzione) e Daniela Carrozza (cultura). Il catalogo, per le edizioni Gangemi Editori, raccoglie una collezione accresciuta interamente in meno di due anni e che oggi consta di oltre cento opere d’arte. Una raccolta che, sebbene comprenda anche donazioni acquisite in passato, che quindi riportano molto indietro nel tempo, solo recentemente ha assunto una cospicuità e una rilevanza in-attesa. Ciò è potuto accadere grazie alla generosità di tanti artisti che, nella maggior parte dei casi, hanno operato nell’Istituzione catanzarese in veste di docenti, o che, più semplicemente, sono stati vicini ad essa, talvolta con la partecipazione a conferenze, dibattiti, mostre e altre attività extradidattiche. Ma “l’attesa”, un cult dell’arte contemporanea da Fontana in poi, testimonia anche la volontà di implementare sempre nuove opere, che possano essere il frutto di momenti di aggregazione e di studio per allievi ed amatori dell’arte. Il catalogo Visione In-attesa, vantando una eterogeneità di opere e ricerche artistiche, restituisce e ricostruisce la storia dell’Accademia. Il suo patrimonio rispecchia, non soltanto la molteplicità generazionale e d’orientamento espressivo dei numerosi donatori, ma anche e soprattutto la virtuosa ricchezza e varietà dei percorsi didattici e degli spunti di riflessione critica proposti agli allievi nell’arco della sua quarantennale attività. Un periodo relativamente breve nel corso del quale l’Istituzione catanzarese è riuscita a ritagliarsi un ruolo di grande prestigio, elevandosi a sicuro punto di riferimento nell’ambito dell’Alta Formazione Artistica, in tutto il Mezzogiorno. Ruolo, questo, che viene ribadito, di anno in anno, dalla rilevanza e dal numero delle iniziative culturali prodotte e promosse, dai frequenti riconoscimenti conseguiti dagli iscritti, dai tanti premi e manifestazioni nazionali e internazionali e, non da ultimo, dai non meno numerosi diplomati che al termine del percorso di studi hanno potuto intraprendere il non facile cammino della professione d’artista o si sono aggiudicati con merito incarichi di docenza un pò in tutto il Paese.