Giuseppe Romeo, 35 anni, originario di San Luca (Reggio Calabria), inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi, è stato arrestato a Barcellona dall’Equipo operativo della Guardia Civil spagnola nell’ambito di un’operazione di polizia resa possibile dalla cooperazione fornita dagli investigatori della Polizia di Stato. Conosciuto con i soprannomi “u pacciu”, “maluferru” o “u nanu”, è figlio di Antonio Romeo, 74 anni, alias “centocapelli”, attualmente detenuto a Parma. Colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere e destinatario di un decreto di sequestro preventivo nell’ambito dell’inchiesta “European ‘Ndrangheta Connection”, Giuseppe Romeo il 13 novembre 2020 è stato condannato dal gup di Reggio Calabria a 20 anni di reclusione per partecipazione, con ruolo di rilievo, ad un’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, detenzione di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori ed auto-riciclaggio.
La localizzazione del latitante è stata possibile grazie agli uomini della Squadra mobile della questura di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato coordinata dalla Dda di Reggio Calabria diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, in stretto raccordo con il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) della Direzione centrale della polizia criminale nell’ambito del più ampio progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) promosso dall’Italia insieme al Segretariato generale dell’OIPC-Interpol di Lione.
Gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e dello Sco, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e dai sostituti procuratori Simona Ferraiuolo e Alessandro Moffa, hanno fornito ai colleghi spagnoli decisivi elementi sulla presenza nella penisola iberica di Romeo, che era riuscito a sottrarsi all’esecuzione dell’operazione internazionale “European ‘Ndrangheta Connection” eseguita il 5 dicembre 2018 da una Squadra investigativa comune composta da Polizia di Stato, Guardia di finanza e da diverse polizie europee (BKA tedesco, FIOD olandese e Polizia belga), con il coordinamento di Eurojust e di Europol. Il latitante è stato arrestato in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso nel mese di novembre 2018 dal gip di Reggio Calabria su richiesta della locale Dda.