Sono 11 le Regioni con il valore Rt puntuale sopra 1 – secondo il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute presentato ieri – il parametro della replicabilità del virus che ora si associa all’incidenza dei contagio in rapporto alla popolazione (250 per 100mila abitanti) per determinare lo stato di ‘salute’ di una regione e le relative decisioni su chiusure o aperture. Sul podio delle performance peggiori la Valle d’Aosta con 1.52, seguita da Calabria e Campania a pari merito con 1.33. Le tre regioni piu’ virtuose l’Abruzzo, l’Umbria e l’Emilia Romagna e le Province autonome di Trento e Bolzano tutte con valori attorno all0.8. Complessivamente il rischio epidemico nell’ultima settimana “si mantiene a livelli elevati con sei Regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto) che hanno un livello di rischio alto”. Passando ai freddi numeri le persone risultate nuove positive al Coronavirus nella nostra regione sono 465, 12 ci morti, 288 i guariti. Nelle ultime 24 ore in Calabria è risultato positivo il 13,25% dei soggetti sottoposti a test, un dato in lieve calo rispetto ai giorni scorsi. Sul versante dei vaccini il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, parlando in una trasmissione televisiva, ha affermato che “la Calabria si sta organizzando. Figliuolo e Curcio – ha detto – ci sono venuti abbondantemente incontro e stiamo organizzando una vaccinazione che deve essere sempre più di massa. Forse bisognerebbe aggiustare un po’ anche le categorie da vaccinare perché ritengo che tutte quelle categorie che da un anno sono esposte al contagio forzatamente, tutti i cassieri e gli operatori della grande distribuzione, dei supermercati, i benzinai, tutti coloro i quali comunque sono obbligati a prestare un servizio però ancora non sono vaccinati”.