Ultima trasferta della stagione regolare per il Catanzaro che domenica alle ore 17,30 scenderà in campo a Viterbo per consolidare il terzo posto già virtualmente acquisito e tentare l’assalto al secondo posto. Operazione non impossibile per il tecnico Calabro, che veste i panni dell’ex. La squadra giallorossa vince e vola e sembra incontenibile. Lotta, soffre, resiste e poi colpisce puntuale. Sa che puo’ farlo anche a Viterbo sul campo di una squadra già salva e senza ormai obiettivi di classifica. E’ stata l’ennesima settimana dura ma entusiasmante per il Catanzaro, per il tecnico Antonio Calabro la principale risorsa è la forza del gruppo: “Ho detto alla squadra che se ‘il seme ha preso’, il merito è di tutti, di chi gioca più e di chi gioca meno, anzi soprattutto di chi gioca meno. Faccio un esempio su tutti, quello di Branduani, un grande portiere che è a tutti gli effetti un titolare, e che anche se non sta giocando si sta mettendo a disposizione della squadra sotto ogni punto di vista. Quando sono stato squalificato è stato lui a dare una mano dalla panchina sulle palle inattive, e a incitare i compagni. Questo è il segreto del nostro gruppo, non solo il merito di chi gioca o di chi segna”. Calabro conosce le qualità dell’avversario: “La Viterbese è una squadra composta da giocatori che io conosco e che, singolarmente, esprimono grosse potenzialità. Hanno un attacco molto forte, di gamba sia in profondità che in transizione, un centrocampo solido e una difesa strutturata e arcigna”. Il Catanzaro deve fare i conti sulle effettive disponibilità. “Sono tutti disponibili – dice il tecnico giallorosso – ma dobbiamo capire in che termini. Sono stati due giorni dedicati al recupero delle energie, tutti i ragazzi o la maggior parte hanno fatto 180 minuti molto tirati nelle ultime due gare, addirittura Martinelli li ha fatti dopo 20 giorni di covid. Chi ha avuto il covid ha reagito in maniera diversa, ad esempio Martinelli ha sofferto poco il rientro, mentre Porcino e Verna avevano bisogno di più tempo per recuperare. Delle quattro gare che abbiamo affrontato in emergenza covid, questa è quella che sta presentando più problematiche a livello fisico, perché è la somma di tante difficoltà affrontate per superare l’emergenza. Ci saranno molte cose da valutare fino a poco prima della gara, dovrò valutare questi e altri problemi per decidere all’ultimo minuto”. Sui possibili titolari, Calabro chiarisce che quella di domani “può essere la partita di chiunque, l’importante è che, quando sarà chiamato a dare il proprio contributo, ciascuno si faccia trovare pronto e risponda sul campo con le prestazioni così come ha fatto Pierno”.