“I commissari delle aziende sanitarie ed ospedaliere della Calabria stanno salvando quotidianamente vite umane con enormi sacrifici del personale sanitario, che, con abnegazione, in silenzio e senza mezzi, lavora oltre il proprio turno orario”. Lo dichiara, in seguito all’audizione in Commissione antimafia del commissario ad acta per la sanità calabrese Guido Longo, la sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci. “Continuare ad individuare capri espiatori -sostiene- è perciò sleale per due motivi: irrispettoso del difficile momento che attraversiamo ed inoltre è un modo per non affrontare i problemi alla radice e lasciare che tutto rimanga immutato. Il personale medico, sanitario e tecnico è allo stremo: devono subito arrivare nuove assunzioni, lo sto verificando puntualmente ogni volta che mi reco presso le aziende sanitarie ed ospedaliere per far sentire la presenza del Governo, ringraziare e farmi carico delle criticità. Per questo -aggiunge- sono impegnata ogni giorno per vedere erogate le prestazioni aggiuntive e le indennità per il “personale Covid” e i vaccinatori visto che il Governo ha stanziato risorse ad hoc”. Nesci ricorda che “in Calabria fu firmato un accordo sindacale che stabiliva i criteri di distribuzione delle risorse ma ancora è tutto fermo. Ho chiesto a tutti i responsabili della Struttura commissariale e del Dipartimento della Regione Calabria – sottolinea – di agire per sbloccare questa situazione. Le aziende calabresi aspettano questa boccata d’aria da troppo tempo. Mi rivolgo ai nostri commissari della sanità calabrese: Vi chiedo, da rappresentante del governo e da cittadina calabrese, di non mollare e di non cedere alle provocazioni o alla superficialità di certe narrazioni mediatiche.