La Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha assolto per non aver commesso il fatto Saverio Ramondino e Arcangelo D’Angelo dall’accusa di essere gli autori dell’omicidio di Francesco Fiorillo compiuto nel 2015 lungo la statale 18, nei pressi della stazione di Vibo-Pizzo. L’unico soggetto ritenuto responsabile del delitto rimane Antonio Zuliani il quale, dopo la condanna, aveva chiamato in causa i due imputati quali compartecipi del fatto di sangue. Nell’udienza di oggi, il pg Raffaella Sforza ha chiesto la riapertura dell’istruttoria per la posizione di Ramondino, affinché venisse sentito il teste Zuliani, trovando l’opposizione del difensore, l’avv. Francesco Sabatino sulla quale la Corte d’assise d’appello ha concordato. A questo punto il pg ha chiesto condanne pesanti: 18 anni per Ramondino e 16 anni per d’Angelo. A a seguire, gli avvocati Sabatino e Marco Talarico e Guido Contestabile per D’Angelo, hanno contestato la ricostruzione investigativa oltre alle dichiarazioni di Zuliani. I giudici, al termine della camera di consiglio, hanno assolto entrambi gli imputati disponendo la scarcerazione di D’Angelo visto che Ramondino (assolto già in primo grado) era stato in precedenza scarcerato dal riesame su annullamento della Cassazione.