“La locale di Cutro e le altre cosche del territorio devono essere affrontate dalle migliori risorse che lo Stato può mettere in campo”. Lo ha sostenuto il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, al termine delle audizioni svolte a Crotone in Prefettura. La commissione ha incontrato forze dell’ordine, magistrati, sindacati ed associazioni di categoria. “Sono emersi – ha detto Morra – aspetti organizzativi in funzione degli uffici giudiziari che necessitano di approfondimento perché ad esempio la brevissima esperienza annoverata da alcuni magistrati dell’ufficio di procura rappresenta un elemento di riflessione per chi deve affrontare tutti i giorni, come dice il procuratore Gratteri, ‘ndrangheta di serie A. Se poi si pensa che anche in Questura si è avuto da pochissimo un cambiamento nella direzione, si capisce che questi sono uffici che devono essere presidiati in maniera più solerte ed attenta. Anche dal Tribunale abbiamo avuto conferma che c’è necessità di approcciare certe dinamiche con più determinazioni. Il nostro compito sarà quello di sollecitare il ministero a rafforzare i presidi di legalità sul territorio”. Il presidente della Commissione Antimafia ha sottolineato le difficoltà di Procura e Tribunale di Crotone: “Gli organici dell’ufficio di procura prevedono un procuratore e 4 sostituti. Considerato che sono 4.800 i fascicoli aperti con questa mole di lavoro diventa impensabile rispondere in tempi celeri alla domanda anche investigativa che il territorio pone ad uffici di procura. Al governo ricorderemo che la giurisdizione può essere aiutata rafforzando Procura o Tribunale attraverso l’invio di personale amministrativo”.