Saranno presto disponibili, grazie alla direzione sanitaria di presidio dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro, delle agende dedicate per le visite oncologiche e radioterapiche di follow-up.
“Attraverso queste Agende – spiega una nota – alla paziente che ha finito il ciclo terapeutico presso la Breast Unit dell’AOPC di Catanzaro, con intervento chirurgico e successivo ciclo chemio – radioterapico, all’atto della consegna della relazione conclusiva, a firma degli oncologi/radioterapisti, verrà comunicata data ed ora del primo controllo (follow-up), a sei mesi di distanza, con Medici oncologi e radioterapisti. A questo si aggiunge un’ulteriore semplificazione del percorso, consistente, subito dopo l’individuazione di data e ora del follow-up, nel conoscere, recandosi in Radiologia, le date per l’esecuzione degli esami radiologici nelle settimane che precedono il controllo (follow-up).Le pazienti, dunque, si presenteranno al follow-up con Medici oncologi e radioterapisti – si legge ancora – fornite degli esami strumentali necessari a comprendere se la patologia appare già debellata, silente, o se sono presenti altri segni che indicano una ripresa della patologia tumorale.Le nostre donne, pertanto, – si sottolinea – verranno avvolte dalle attenzioni della Breast Unit, non solo nella fase della scoperta della patologia e nei cicli di trattamento chirurgico, oncologico medico e radioterapico, ma anche nel percorso di follow-up, cioè di controllo della patologia mammaria negli anni a venire, con calendarizzazione degli esami strumentali e della valutazione clinica dello stato di malattia oncologica.Non più, quindi, disperata ricerca di appuntamenti e incroci di telefonate, alla ricerca di una prestazione, che tanta ansia e tensione crea sempre tra le pazienti, specie quando non si ha immediata risposta affermativa.
“Questo – dice il coordinatore della Breast Unit, Francesco Abbonante – è il chiaro segno della volontà della Direzione Aziendale dell’AOPC di Catanzaro e di tutti i professionisti che compongono la Breast Unit di garantire il massimo impegno e tutte le attenzioni alle donne che hanno deciso di farsi curare a casa loro e di non partire per inseguire la cura con la chimera della agognata guarigione”.