Si è tenuta a Palazzo San Giorgio la riunione dei rappresentanti delle forze politiche di maggioranza alla guida del Comune di Reggio Calabria, coordinata dal sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, essendo il sindaco Giuseppe Falcomatà (Pd) sospeso in base alla legge Severino dopo la condanna per abuso d’ufficio inflittagli nei giorni scorsi dal Tribunale della città. All’esito dell’incontro Brunetti, si legge in un comunicato, ha avviato le consultazioni con le singole forze politiche “al fine di individuare le principali priorità programmatiche, utili a garantire un’accelerazione dell’attività amministrativa rispondente al programma elettorale premiato alle scorse consultazioni comunali. Contestualmente Brunetti ha ascoltato le proposte delle forze politiche circa la formazione della nuova Giunta comunale. Concluse le consultazioni -è scritto- il sindaco ff si riserva le valutazioni sulle proposte avanzate per la composizione del nuovo esecutivo”. La decisione della maggioranza di fare quadrato e di andare avanti ha generato le ulteriori critiche dei partiti di centrodestra convinti che, invece, Reggio, dopo quel che è successo, debba tornare al voto. Nei giorni scorsi il centrodestra ha annunciato le dimissioni di massa dei suoi consiglieri, indicando la via di nuove elezioni come l’unica percorribile per sottrarre la città allo stallo amministrativo. La mossa è stata probabilmente dettata anche dalla speranza di raccogliere adesioni nel fronte opposto, dove non sono mancati i mugugni dopo che, come suo ultimo atto prima della sospensione, Falcomatà ha nominato i suoi nuovi vice al Comune e alla Città Metropolitana, sostituendo Tonino Perna con Paolo Brunetti all’amministrazione municipale e Armando Neri con Carmelo Versace in quella metropolitana.