“La commissione Finanze e Tesoro del Senato ha dato il suo primo sì all’emendamento di Forza Italia per la modifica del Decreto Calabria. È un ulteriore passo in avanti verso la rivoluzione della sanità calabrese avviata dal presidente Roberto Occhiuto e per questo ringraziamo anche tutti gli altri gruppi parlamentari che hanno espresso voto favorevole”. È quanto si afferma in una nota di Forza Italia Calabria dopo il primo via libera all’emendamento al Decreto Fiscale. Il testo ha come primo firmatario il senatore Giuseppe Mangialavori e come co-firmatari i parlamentari Fulvia Caligiuri e Marco Siclari. “Dopo la nomina a commissario ad acta del presidente Occhiuto – è detto nella nota -, era necessario dare seguito alle disposizioni della Consulta, che lo scorso 23 luglio aveva dichiarato parzialmente incostituzionale il Decreto Calabria, perché lo Stato non può limitarsi a un ‘mero avvicendamento del vertice’ della sanità regionale, senza considerare ‘l’inefficienza dell’intera struttura sulla quale tale vertice è chiamato a operare in nome dello Stato’. Questo emendamento sana questo vulnus e, inoltre, garantisce piena agibilità operativa al commissario ad acta”. “L’emendamento – riporta ancora la nota di FI Calabria – prevede diversi interventi strategici, tra cui l’autorizzazione all’assunzione di 40 unità di personale da destinare al supporto del commissario e che potranno anche operare nel dipartimento Salute della Regione. Inoltre, è consentito il reclutamento di nuovi esperti per il controllo di fatture e pagamenti delle Aziende sanitarie e ospedaliere, la sospensione delle spese legate alla mobilità passiva, che ogni anno superano i 320 milioni di euro, e un contributo di solidarietà di 120 milioni per gli anni 2024-2025. Adesso, manca solo l’approvazione definitiva in Senato, dopodiché il commissario Occhiuto potrà avviare concretamente, e con poteri rafforzati, una rivoluzione da cui deriverà una sanità finalmente efficiente, con i conti a posto e capace di assicurare il diritto alle cure a tutti i calabresi”.