CATANZARO. “Le mie critiche sulla conduzione del partito calabrese erano e sono rivolte complessivamente alla nostra classe dirigente, di cui io stesso faccio parte, e non avevano e non hanno nulla contro l’on. Jole Santelli che si è sobbarcata un compito non facile”. Lo afferma l’assessore regionale di Forza Italia, Domenico Tallini. “A lei – aggiunge – riconosco molti pregi e qualche limite nella scelta degli interlocutori. Ma non posso minimamente mettere in discussione la sua dedizione a Forza Italia e alla linea del presidente Berlusconi, nonché sensibilità e attenzione verso i problemi della Calabria. La principale critica che io muovo al coordinamento regionale, collegialmente inteso, è la debolezza che si sta manifestando in queste ore di fronte all’ipotesi, da alcuni perseguita sotterraneamente per fini personali, di una candidatura esterna a presidente della Regione. L’amica Jole Santelli, i vice coordinatori regionali, i coordinatori provinciali hanno il dovere di battersi perché il partito calabrese possa legittimamente esprimere una propria autorevole candidatura all’interno di una rosa già ampiamente verificata”. “Il mio appello – conclude Tallini – è che si eviti il ricorso al papa nero che sarebbe il sintomo di una debolezza strutturale del partito e il frutto di incomprensibili veti incrociati. In altre parole, significherebbe consegnare, senza nemmeno combattere, la Regione al centrosinistra”.