PATERNO CALABRO. “Cassonetti a dieta”. Questo lo slogan che apre una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione contro gli sprechi e le perdite alimentari e per la conseguente riduzione dei rifiuti. L’iniziativa, prima nel suo genere in Calabria, è stata avviata dalla società mista di servizi ambientali “Presila Cosentina”, che ha la sua sede a Rogliano e che opera prevalentemente nell’area a sud di Cosenza. Un primo incontro divulgativo ha avuto luogo a Paterno Calabro. All’appuntamento sono state interessate le scuole del luogo. Dopo l’introduzione del sindaco, Lucia Papaianni, gli esperti di “Presila”, con l’ausilio di slide, hanno illustrato modelli di comportamento virtuosi destinati alla razionalizzazione dei consumi in tutta aderenza alle direttive contenute in una recente Risoluzione europea, mirata all’obiettivo del dimezzamento degli sprechi alimentari nel giro di un decennio. Secondo “Presila”, “il processo va avviato subito, perchè si tratta di cambiare abitudini che sono ben consolidate e che, nei casi più esasperati, non sono più sostenibili”. Ogni spreco nuoce alla economia domestica e pubblica, aggrava problemi ambientali, pregiudica adeguamenti culturali sempre più richiesti dalla modernizzazione e dai nuovi bisogni civici e comunitari. Nel corso dell’incontro, è stato posto in rilievo il ruolo di “Presila”, prima società in Calabria ad avere eliminato dalle strade di tutti i Comuni serviti i cassonetti della raccolta dei rifiuti, conseguendo i migliori risultati regionali sulla raccolta differenziata con percentuali di selezione che superano abbondantemente le medie ottenute nel sud e che si allineano alle performance di maggiore rilievo nazionale. Come ridurre gli sprechi? Gli esperti hanno tracciato tutta una serie di interventi e di accorgimenti nella giusta direzione dell’avveduto risparmio: sostenere ogni iniziativa diretta al recupero dei prodotti invenduti e scartati lungo la catena agroalimentare per porli al consumo di quei cittadini che si trovino in particolari situazioni di indigenza o di quegli enti di assistenza più sensibili ai bisogni espressi dai senzareddito e da persone a reddito minimo; spronare alla solidarietà; privilegiare alberghi e ristoranti, che dimostrino di incanalare le rimanenze intatte verso destinazioni di assistenza; promuovere programmi e corsi di educazione alimentare, di economia ed ecologia domestica; ottimizzare le spese familiari; regolamentare gli sconti sui prodotti vicini alla scadenza o difettosi, sempre (ovviamente) in totale aderenza ai vincoli della sicurezza alimentare; semplificare le informazioni in etichetta e trascrivere le scadenze specifiche per i termini di commercializzazione del prodotto e per il consumo vero e proprio; eliminare gli incarti inutili. “Presila” si è detta disponibile a promuovere campagne di sensibilizzazione indistintamente in tutti i Comuni che ne facciano richiesta e a curare impegni didattici nelle scuole di ogni ordine e grado. “Questa volta – si legge a conclusione della nota di “Presila” – la Calabria potrà dire di non essere in ritardo, bensì addirittura in anticipo sulle tappe della modernizzazione che verranno”.