“Continuano le violenze nei confronti degli agenti della Polizia penitenziaria dell’istituto penitenziario di Catanzaro. La notizia ci preoccupa ma non ci stupisce. Da mesi ormai mettiamo in evidenza l’emergenza e la carenza del personale in cui sono costretti a vivere gli operatori di sicurezza dell’istituto penitenziario”. Lo affermano le segreterie regionale e dell’Area Vasta Catanzaro- Vibo Valentia- Crotone della Fp Cgil dopo le ultime aggressioni avvenute nel carcere del capoluogo calabrese che hanno visto protagonisti numerosi detenuti i quali, denuncia il sindacato, “hanno persino tentato di sottrarre le chiavi del cancello”.
“Oltre a manifestare la nostra assoluta e incondizionata solidarietà agli agenti coinvolti – scrive la Cgil – e in particolare a quelli feriti, non possiamo non focalizzare l’attenzione sul problema che sta alla base. Il nostro invito infatti è rivolto a chi dovrebbe inviare il personale dove è deficitario o assente. Il nostro impegno quotidiano è di organizzare il lavoro ma è evidente che gli agenti che vivono nel carcere sono in sottonumero – continua la Cgil – “Non è più tempo di attendere, per la sicurezza dei detenuti dell’istituto penitenziario e per gli agenti che lavorano instancabilmente. Ora più che mai è urgente inviare personale”.
Quello di Catanzaro, è il principale istituto penitenziario calabrese, con circa 640 detenuti presenti e solo 344 operatori di polizia penitenziaria assegnati, di cui molti – denunciano i sindacati – solo sulla carta. Ne servirebbero almeno il doppio.