“Dopo i Tribunali civili, anche in sede penale cadono le accuse nei miei confronti relative ai fatti inerenti allo scioglimento del Consiglio Comunale di Cassano All’Ionio per presunte infiltrazioni mafiose”. E’ quanto ha comunicato il sindaco di Cassano Ionio, Gianni Papasso. “La Procura di Castrovillari mi aveva mosso contestazioni in ordine a tre procedimenti, -aggiunge Papasso-. Oggi con una sentenza, il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Castrovillari, dottor Lelio Festa, ha ristabilito la verità dei fatti e ha deliberato il non luogo a procedere per me e per gli altri indagati nel procedimento relativo alla “Pratica Maritato” perché il fatto non sussiste; per gli affidamenti alla Big Unica e alla Garofalo Group ha sancito nei miei confronti e in quelli dell’allora segretario comunale, il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto”, specifica ancora Papasso. “Finalmente, arriva un ulteriore tassello che aiuta a ricostruire in maniera oggettiva ciò che è accaduto nel Comune di Cassano tra il 2016 e il 2017 e che conferma -dice ancora il sindaco di Cassano- che ho subito, insieme alla città tutta, una gravissima ingiustizia. Oggi, finalmente, vivo un’altra giornata di bellissima giustizia, che fa chiarezza su tante accuse infondate e su questioni che mi hanno profondamento turbato dal punto di vista personale”, conclude Papasso.