“Forte preoccupazione” per l’incertezza sul futuro di Sorical. Ad esprimerla, durante l’assemblea dei lavoratori svoltasi nei giorni scorsi, sono state le segreterie regionali di Filctem Cgil, Femca cisl e Uiltec Uil. L’assemblea unitaria si è svolta a Catanzaro ed è stata indetta per l’approvazione dell’ipotesi di piattaforma di rinnovo del contratto collettivo nazionale Gas-Acqua. L’evento, spiega una nota, “ha dato l’opportunità alle organizzazioni sindacali di categoria, di confrontarsi con i lavoratori sul presente della società rispetto alla complicata fase di discussione che i soci, pubblico -la Regione Calabria- e privato -Acque di Calabria Spa- stanno affrontando al fine di dirimere le controversie su Sorical. Confronto i cui esiti incideranno evidentemente sul futuro stesso della società e dei lavoratori che potrebbero indirizzare anche percorsi importanti sul riordino del Servizio Idrico Integrato Calabrese. Preoccupazione e incertezza dei lavoratori -si legge in una nota- in qualche modo mitigata dalla recente sottoscrizione di un “Protocollo di intesa”, avvenuta nel mese di febbraio tra la Regione Calabria, il management di Sorical, Filctem, Femca, Uiltec a salvaguardia sia degli attuali livelli occupazionali di Sorical, e sia del mantenimento delle condizioni contrattuali esistenti. Un atto di fondamentale importanza politica e di chiarezza, per le organizzazioni sindacali, quello assunto dalla Regione Calabria con la firma del protocollo d’intesa, in un contesto in cui la confusione è tanta, seppur nella oggettiva complessità della fase che sta attraversando il riordino del servizio idrico calabrese anche alla luce dei costi dell’energia che rischia di indebolire enormemente il già fragile sistema”. Per i sindacati, “l’impegno dell’ente regionale verso la direzione della pubblicizzazione di Sorical e la tutela occupazionale, pur essendo un evidente, tangibile riconoscimento di attenzione nonché valorizzazione delle professionalità e del know how della forza lavoro attualmente operante in Sorical, non può considerarsi un segnale pieno di certezza rispetto all’idea che l’ente ha del servizio idrico integrato calabrese. Tanti sono i dubbi che si celano dietro alla dichiarata volontà regionale di voler fare della Sorical pubblica piuttosto che del nuovo soggetto che si costituirebbe, qualora non si dovesse sbloccare la trattativa per l’acquisizione delle quote del socio privato, una multiutility capace di unire alla gestione del servizio idrico anche quello relativo ai rifiuti”. Secondo i sindacati, inoltre, “è evidente che anche l’accelerazione impressa dall’Autorità Idrica Calabrese nello scorso dicembre che ha previsto l’affidamento “temporaneo” della gestione del servizio a valle della fornitura all’ingrosso dell’acqua potabile, che rimarrebbe in capo a Sorical o all’eventuale nuovo soggetto, alla ex Cosenza Acque trasformata in Acque Pubbliche della Calabria, pone per noi non pochi ulteriori interrogativi. Quale sia il piano industriale del soggetto gestore, quale siano le modalità di passaggio dalle gestioni esistenti al nuovo soggetto sono solo alcuni degli interrogativi che aspettano risposte”.