CATANZARO. Il capo della squadra Mobile di Catanzaro, Rodolfo Ruperti, lascia il suo incarico nel capoluogo calabrese per assumere la guida della Mobile di Palermo. Ruperti ha diretto per cinque anni la Mobile di Catanzaro, dopo avere guidato anche quella di Caserta, dove ha condotto diverse operazioni contro i clan dei Casalesi, e quella di Vibo Valentia. Originario di Crotone, il dirigente della polizia ha all’attivo numerose operazioni di polizia, molte delle quali hanno permesso di acquisire risultati importantissimi contro le cosche di ‘ndrangheta di Lamezia Terme, ritenute tra le più agguerrite e potenti. Tra i suoi principali risultati c’è la gestione di diversi collaboratori di giustizia nelle cosche della ‘ndrangheta. Si tratta, come nel caso di Giuseppe Giampà, storico boss dell’omonima cosca, di personaggi di grosso calibro che, dopo essere finiti nella rete della Polizia, hanno deciso di collaborare fornendo elementi importanti per le indagini. Sotto la guida di Ruperti la squadra Mobile di Catanzaro è stata anche elevata al rango di primo livello e lo stesso Ruperti promosso a primo dirigente. Tra le inchieste di maggior rilievo dirette da Ruperti c’è anche quella denominata “Dirty Soccer” che ha permesso, in questi giorni, di svelare gli affari illeciti dietro i campionati di calcio di Lega Pro e serie D in tutta Italia. Quindi, le inchieste di ‘ndrangheta contro i clan Iannazzo, Torcasio, Giampà, e quelle contro lo spaccio di droga a Catanzaro. Ruperti si congederà dalla stampa catanzarese venerdì 12 giugno, alle 10,30, nel corso di un incontro che si terrà nela sala conferenze della Questura.