Non si placano la delusione e l’amarezza in casa Catanzaro Calcio dopo l’eliminazione dai playoff di serie C per opera del Padova nella semifinale gara 2 giocata domenica. Gli uomini di Vivarini, dopo la sconfitta per 2 a 1 all’Euganeo, sono stati buttati fuori e hanno perso la chance di giocarsi in finale le proprie carte per la B. Il tutto dopo essere stati in vantaggio fino a 13 minuti dalla fine. Ma cio’ che non va giu’ all’ambiente sono le situazioni che hanno determinato la sconfitta, ovvero le reti della squadra padovana, e le decisioni del direttore di gara Rutella di Enna. In primis la rete del pareggio, realizzata da Curcio al 77′ sugli sviluppi di un corner di Chirico’, Branduani rimane immobile ma appare evidente il fuorigioco di Jelenic. Rutella, dopo aver consultato il Var, comunque convalida la rete tra le proteste calabresi. Poi, nel lungo extratime, l’azione che ha fatto scaturire il raddoppio veneto con il calcio di punizione accordato al Padova al 96′. I due difensori Ajeti e Scognamillo si contendono una palla vagante e tentano di arpionarla con una giocata pericolosa alzando la gamba. Rutella assegna la punizione al Padova che batterà magistralmente Chirico’ superando Branduani, colpevole in quanto la sfera viaggiava verso il palo che avrebbe dovuto controllare lui. Anche se, trattandosi di fallo per gioco pericoloso, la battuta doveva essere considerata a due e non diretta. Due episodi che fanno ancora molto discutere e che alimenteranno ancora molte polemiche. Il Catanzaro si sente derubato mentre anche il Padova dal suo canto fa presente che anche alla squadra biancoscudata è stata annullata una rete che poteva risultare decisiva nella gara d’andata in Calabria.